Prendete l'estro di Salvador Dalì, uno dei più grandi artisti del Novecento; aggiungete la sensualità dirompente di Mae West, la famosa e formosa attrice hollywoodiana degli anni Trenta; mescolate il tutto con la creatività irriverente di Studio 65, storico atelier di designer torinesi. Il risultato? Bocca, il celebre divano rosso a forma di labbra giganti prodotto per la prima volta da Gufram nel 1971. Mi piaceva l'idea di iniziare questa rubrica, Il divano d'Ivano, con un bacio ideale a tutti i lettori di Divani.it . E quale miglior divano può simboleggiare un bacio meglio di Bocca? Sì, iniziamo con questa meravigliosa, assurda, stupefacente icona del design italiano. Pubblicata sulle copertine delle riviste di mezzo mondo, il divano Bocca è ancora oggi esposta nei musei più importanti del pianeta. L'ispirazione
Vedi di più-
-
Eleganza contemporanea. È la sensazione che si prova di fronte al divano Club 1009 di Zanotta, disegnato nel 2008 dall'italiano Prospero Rasulo e realizzato con la rinomata expertise industriale della storica azienda brianzola. Il divano Club 1009 di Zanotta mostra un design compatto che gioca sugli intrecci e sulle trasparenze, portando originalità in tutti gli ambienti. L'incordatura è in filo di PVC con rinforzo interno in nylon di colore marrone, mentre la sua struttura è realizzata in acciaio verniciato. Perfetto per esterni. Ideale sia per trascorrere momenti di relax che per ricevere gli amici nel proprio giardino o terrazzo. Cene, asperitivi, feste, il design delle sedute Club 1009 - il divano, ma anche la poltrona - è in grado di trasformare lo spazio outdoor in un ambiente
Vedi di più -
Vi siete messi comodi sul vostro divano e vi sentite come cullati dalle onde del mare? Le cose sono due: o avete una fervida immaginazione, o accanto al vostro divano c'è un Veliero. No, non la nave, ma la mitica libreria Veliero che Franco Albini, uno dei più importanti architetti del ventesimo secolo, disegnò e fece realizzare nel 1940 in un unico esemplare per la sua casa di via De Togni, a Milano. Dopo alcuni anni di studi e approfondimenti, la libreria Veliero è tra noi. Grazie alla prestigiosa azienda di arredamento contemporaneo Cassina, che l’ha inserita in tiratura limitata nella propria collezione “I Maestri” (a fianco di opere disegnate, appunto, da altri grandi maestri come Frank Lloyd Wright o Le Corbusier, per esempio). Disegnato da Franco
Vedi di più -
Si dice che la storia del mobile moderno abbia avuto inizio nel XIX secolo con la fabbricazione dei mobili in legno curvato, e in particolare con la sedia Numero 14 di Thonet, che porta il nome del suo creatore, Michael Thonet (e dell’omonima azienda Gebrüder Thonet fondata nel 1845). Per intenderci, la sedia Numero 14 di Thonet è la sedia più venduta e imitata al mondo. Il successo è stato talmente grande che la Thonet ha pensato bene di produrre alcune edizioni speciali (seguendo il protocollo originale) rinominate Thonet 214, tra le quali spicca il modello con la gamba annodata (214 K). La Nr. 14 costituisce un modello di sedia ideale a cui ancora molti designer contemporanei tendono. Oggi è possibile trovare il modello classico reinterpretato, oltre
Vedi di più -
Classica o contemporanea? Nessuna delle due. LC2 è semplicemente l’archetipo della poltrona, un modello senza tempo che ha fatto e continua a fare la storia del design. Parte integrante di una più ampia collezione di arredi, la poltrona LC2 di Cassina si rifà esplicitamente al programma formulato nel 1927 dal grande architetto svizzero Le Corbusier. Dopo aver studiato le posizioni del corpo umano, Le Corbusier abbozza in linea di massima i progetti delle sedute in grado di rispondere universalmente a tali posizioni. Come dire, l'estetica delle forme deve nascere da un bisogno concreto di comodità, da un esigenza funzionale. Dopo tutto, una poltrona è pur sempre un posto dove ci si deve sedere, no? Il modello LC2 vede la luce un anno più tardi, nel 1928, grazie all'incontro
Vedi di più -
Quando si parla di ambienti open space con zone giorno ampie e di largo respiro è sempre difficile pensare ad un'organizzazione classica dei divani. Ecco che allora possono venire in aiuto progetti di design come la Conversation Pit. La Conversation Pit è un ricordo degli anni '60 e '70 ed ha origine probabilmente nell'architettura spagnola e nord-africana del dopoguerra. Perfettamente in linea con i mutamenti della società di quegli anni questa organizzazione della zona giorno assume presto una connotazione hippie; essa si configura di solito come una parte a quota inferiore della zona soggiorno, arredata con poltrone, divani etc, spesso raggruppati intorno a un caminetto, dove le persone si possono riunire per parlare. L'idea di fondo, quindi è quella di rispondere ad un ambiente ampio e
Vedi di più -
Ci sono divani che fanno parte della storia del design che restano eterni nel loro gusto e nel loro stile. Il divano letto Anfibio di Alessandro Becchi progettato nel 1970 è esattamente tutto questo. Progettato negli anni 70 le sue linee e la sua aspirazione ad una fruizione sociale e condivisa degli spazi della zona giorno lo rendono assolutamente contemporaneo. A questo si deve associare la cura dei dettagli anche nella parte trasformabile e l'attenzione per le materie prime che lo compongono. Scegliere un modello come Anfibio per il proprio soggiorno significa scegliere di inserire nel proprio arredamento un piccolo gioiello che oltretutto è entrato a far parte delle collezioni di numerosi musei internazionali (13 ad oggi tra cui il Victoria & Albert Museum - Londra,
Vedi di più -
In molti quando pensano al divano perfetto non possono non pensare ad un divano di design,ma tra le forme essenziali e le linee pulite sembra si debba rinunciale all'elemento essenziale di un divano comodo: i cuscini. Non è cosi per Moroso e per la designer indiana Nipa Doshi e il designer scozzese Jonathan Levien marito e moglie. La fusione creativa di questi due mondi ha creato l'essenza di questo divano che mescola allegramente forme ludiche, colori cangianti come sari indiani, materie, ma anche simboli e miti. My Beautiful Backside, così sichiama questo divano organizza lo spazio ortogonale come evoluzione dell’idea tradizionale di day-bed. Frontalmente, alla seduta ampia, orizzontale e formalmente autonoma, si affiancano dei cuscini, apparentemente sospesi ma in realtà saldamente ancorati alla base, di dimensione
Vedi di più