Ami i mattoncini Lego? Quando eri piccolo ti divertivi un mondo a creare costruzioni improbabili con i cuscini del divano? Bene, ecco la seduta componibile che fa per te, Q-Couch (in italiano il Q-Divano). "Q" sta per "Queue" (in inglese, si pronunciano allo stesso modo) che significa appunto coda, fila, proprio per sottolineare la struttura modulare di questo divano. Sì, perché questa seduta progettata dal designer belga Frederik Van Heereveld del gruppo FEEK, si compone di tanti (potenzialmente infiniti) pezzi disponibili in 8 colori diversi. Aspetti una dozzina di amici a cena e poi cine-forum? Bene, puoi decidere di metterli a sedere tutti in fila davanti al tuo fantastico maxi-schermo su un unico divano, se hai un Q-Couch. Il colore del tuo logo aziendale l'arancione? Magnifico, perché
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Il cane può salire sul divano? E il gatto? Il dilemma è atavico: ci sono quelli che lasciano fare, anche perché si fa una fatica incredibile a circoscrivere un'area specifica in cui il tuo amato quadrupede può muoversi; e poi ci sono quelli che mai-sia!, non devono avvicinarsi perché potrebbero graffiarlo con gli artigli. E allora, chi ha ragione? Oggi finalmente c'è la soluzione che mette tutti d'accordo, sono i divani del giovane designer coreano Seungji Mun. Partiamo dal Cat Tunnel Sofa, un divano da condividere con i propri animali domestici, nello specifico con il proprio gatto. Se non fosse geniale, direi che è un divano assurdo: lo schienale è un vero e proprio tunnel che parte dal pavimento e gira intorno al divano, fungendo anche da
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Ha segnato la storia del design, ma anche quella del cinema italiano. Si chiama Lolita di Zanotta, ma viene anche ricordato per essere stato il pouf di Fracchia. Tutti avranno visto almeno una volta la scena girata nell’ufficio del Mega Direttore (Gianni Agus) e l'indimeticabile Paolo Villaggio nei panni del ragionier Fracchia che per sedersi ingaggia un'esilarante lotta personale con il più famoso "sacco" del design italiano. Ma allora, la Lolita di Zanotta è scomoda? Certo che no. Al contrario, può essere considerata una delle sedute più comode che esistano. A disegnarla e idearla ci pensano tre architetti della città di Torino nel 1968: Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro. I tre designer si presentarono all’azienda Zanotta muniti di uno stravagante sacco in Pvc, riempito, per i suoi
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Prendete l'estro di Salvador Dalì, uno dei più grandi artisti del Novecento; aggiungete la sensualità dirompente di Mae West, la famosa e formosa attrice hollywoodiana degli anni Trenta; mescolate il tutto con la creatività irriverente di Studio 65, storico atelier di designer torinesi. Il risultato? Bocca, il celebre divano rosso a forma di labbra giganti prodotto per la prima volta da Gufram nel 1971. Mi piaceva l'idea di iniziare questa rubrica, Il divano d'Ivano, con un bacio ideale a tutti i lettori di Divani.it . E quale miglior divano può simboleggiare un bacio meglio di Bocca? Sì, iniziamo con questa meravigliosa, assurda, stupefacente icona del design italiano. Pubblicata sulle copertine delle riviste di mezzo mondo, il divano Bocca è ancora oggi esposta nei musei più importanti del pianeta. L'ispirazione
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